In questo romanzo dalla vertiginosa specularità Vanni Sbragia (pseudonimo di Romano De Marco) è sia l’autore che il protagonista della vicenda raccontata, ovvero «uno scrittore di thriller e noir di media popolarità» che si ritrova coinvolto nell’omicidio di una delle sue amanti, a capo di un’importante casa editrice di narrativa. Intorno alla vicenda gialla, con l’inevitabile suspence, c’è la descrizione disincantata di un ambiente, quello letterario, fatto di cinismo, ipocrisia e competizione.
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